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Amazon scompiglia tutto e diventa il primo marchio al mondo

01 February 2018
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· Valutato oltre 150 miliardi di dollari, Amazon diventa il marchio dal valore economico più elevato al mondo

· Apple e Google non riescono a reagire all’intraprendenza di Amazon

· Disney è il marchio più forte al mondo, grazie alle recenti acquisizioni

· I 9 brand italiani crescono in valore e rafforzano la propria influenza sui clienti

Secondo l’ultimo studio di Brand Finance, la Global 500 2018, Amazon è il marchio dal maggior valore economico al mondo, davanti ad Apple e Google. Il gigante dell’e-commerce ha incrementato in un anno il proprio valore del 42% per un totale di 150.8 miliardi di dollari.

Da semplice libreria online a più esteso business internet al mondo per capitalizzazione di mercato e fatturato: Amazon continua ad allargarsi e ad esplorare nuovi segmenti di business offrendo un’ampia gamma di servizi e prodotti integrati tra loro. Inizialmente solo rivenditore online, ora è fornitore di infrastrutture cloud e produttore di elettronica; l’acquisizione di Whole Foods – 13.7 miliardi di dollari - ha lanciato Amazon anche nel mondo reale proiettando la multinazionale al di là del mero spazio digitale. Amazon, oltre ad essere già presente nei settori delle spedizioni e dello streaming di musica e video, secondo alcuni analisti si starebbe preparando all’acquisizione di un istituto bancario nel 2018. Con l’obiettivo di Amazon di diventare il brand per tutti gli aspetti (o quasi) della vita quotidiana sembra che nessun settore sia al sicuro.

L’espansiva strategia di crescita di Amazon lascia indietro Apple e Google

Anche se Apple ha difeso bene il 2° posto nella classifica - il valore è balzato quest'anno a 146,3 miliardi di dollari rispetto al forte calo dell’anno precedente - il futuro del marchio non sembra roseo. Apple non è riuscita a diversificarsi. Infatti gli iPhone di punta sono responsabili di due terzi delle entrate, inoltre le vendite degli iPhone X nel quarto trimestre 2017 sono state inferiori alle aspettative. Il prezzo elevato scoraggia molti clienti meno dogmatici disposti ad accontentarsi di un modello simile ma meno costoso dai concorrenti di Apple. Con l'avvento di marchi emergenti come Huawei, la crescente attenzione di Apple su ciò che effettivamente sono prodotti di lusso rischia di far perdere a questo brand una buona parte del mercato globale di massa e di conseguenza anche inficiare le prospettive di crescita del valore del marchio.

Google è scesa dalla prima alla terza posizione, registrando una crescita del valore del marchio relativamente lenta del 10% a 120,9 miliardi di dollari. Gli annunci online di Google hanno generato più traffico del previsto poiché i clic aggregati a pagamento sono aumentati del 47% nel terzo trimestre del 2017, aumentando i ricavi del marchio. Tuttavia, per competere con i marchi più importanti del mondo, far bene o anche molto bene non è chiaramente sufficiente. Google è un campione quando si tratta di servizi relativi alla ricerca su Internet, al cloud e alla tecnologia dei sistemi operativi mobili, ma, analogamente ad Apple, la sua attenzione a determinati settori la sta trattenendo dallo scatenare tutto il potenziale del suo marchio. Gli investimenti di Google in auto a guida automatica e telefoni mancano ancora della portata e dell'audacia dimostrata dalle nuove iniziative di Amazon. Tuttavia, l'acquisizione dello scorso anno di gran parte del team di smartphone HTC per 1,1 miliardi di dollari può indicare l'inizio di un nuovo approccio alla crescita.

La Disney si prepara a diffondere la sua magia dappertutto

Con un BSI (Brand Strenght Index) di 92,3, rispetto a 91,3 dello scorso anno, Disney è il marchio più forte del mondo e uno dei più interessanti da tenere d’occhio nei prossimi anni. Alla luce del recente acquisto di una quota di maggioranza in 21st Century Fox, Disney ha l’opportunità di sviluppare ulteriormente il proprio marchio e arrivare ad ancora più consumatori in tutto il mondo. L'acquisizione di aziende come: Star India - che raggiunge centinaia di milioni di spettatori nel subcontinente, Sky - con presenza in tutto il Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria e Italia, oltre a una partecipazione del 60% in Hulu - probabilmente uno dei maggiori concorrenti di Netflix, significa che la Disney può ora sfruttare la sua maggiore esposizione internazionale per affermare il suo marchio come qualcosa di più di uno studio di produzione cinematografica per bambini.

I 9 brand italiani crescono in valore e rafforzano la propria influenza sui clienti

TIM è il brand italiano che ha performato meglio, ma anche Gucci, Gruppo Generali, Poste, Gruppo Intesa San Paolo ed Enel hanno guadagnato posizioni nella Global 500. Ferrari scende pochissimo. Prada scende un po’ di più, ma si rifarà nella classifica di settore dove guadagnerà posizioni. Eni è l’unico tra i 9 big italiani in classifica a perdere valore e posizioni.
Complessivamente i 9 brand italiani in classifica hanno incrementato il proprio valore economico del 25% in più rispetto alla media. Le buone performance sono dovute alla forza con cui influenzano le scelte dei clienti, alla riduzione della corporate tax e all’apprezzamento dell’euro, in quanto la classifica è redatta in dollari.

I brand italiani estremamente forti sono passati da 4 a 6. Tra questi ci sono campioni assoluti come Ferrari, che è ritornata sul podio dei brand più influenti, ed Enel, il brand più forte tra tutte le utility del mondo. “Il buon rafforzamento dei brand è una grande notizia perché potrebbe indicare finalmente un salto evolutivo per le società italiane – continua Massimo Pizzo managing director Italia di Brand Finance - Oggi non è più sufficiente che le aziende siano efficienti e realizzino prodotti di buona qualità: per aumentare fatturato e margine, nel mercato globale, è necessario presentarsi anche con un brand in grado di orientare le scelte dei clienti spesso più attratti dall’immagine che dal rapporto qualità prezzo, che non è sempre valutabile”

FINE

Note agli editori

Ogni anno Brand Finance, l’agenzia indipendente di consulenza strategica e valutazione marchi leader a livello mondiale, valuta i più importanti marchi del mondo. I 500 marchi dal valore finanziario più elevato al mondo sono inclusi nella classifica Brand Finance Global 500 League Table.

Il valore del marchio equivale a un vantaggio economico netto che un proprietario di un marchio otterrebbe concedendo in licenza il marchio. La forza del marchio viene utilizzata per determinare quale percentuale delle entrate di un'azienda è attribuibile al marchio.

Ulteriori informazioni sulla metodologia e sulle definizioni dei termini chiave sono disponibili nel rapporto Brand Finance Global 500.

Per un'infografica e un'ulteriore analisi sui marchi di maggior valore per regione, tra cui Etisalat (Medio Oriente e Africa), Mercedes-Benz (Europa), Pemex (America Latina), Samsung (Asia) e Telstra (Australasia), consultare sempre il rapporto Brand Finance Global 500.

I dati compilati per la classifica e il rapporto sulla Brand Finance Banking 500 sono forniti a beneficio dei media e non devono essere utilizzati per scopi commerciali o tecnici senza il consenso per iscritto di Brand Finance.

Contatti Media

Massimo Pizzo

Managing Director Italia

M: 335 692 9897

[email protected]

Konrad Jagodzinski

Communications Director

T: +44 (0)2073899400

M: +44 (0)7508304782

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Brand Finance: Chi siamo

Brand Finance é l’agenzia indipendente di consulenza strategica e valutazione marchi leader a livello mondiale con uffici in oltre 20 paesi. Brand Finance colma il divario tra marketing e finanza attraverso la quantificazione del valore finanziario del marchio.
Basandosi su competenze in strategia, branding, ricerche di mercato, Visual identity, finanza, fisco e proprietà intellettuale, Brand Finance aiuta i proprietari di brand e gli investitori a prendere le giuste decisioni al fine di massimizzare il valore del marchio e del business.

Metodologia

Brand Finance ha aiutato a definire ISO 10668, lo standard riconosciuto a livello internazionale sulla valutazione di marchi. Questa definisce un brand come “un asset intangibile correlato al marketing, che includa, ma non limitato a, nomi, termini, segni, simboli, loghi, design, o una combinazioni di questi, con lo scopo di individuare beni, servizi o entita, o una combinazione di questi, creando immagini distintive e associazioni nelle menti degli stakeholder, cosi da generare un valore/beneficio economico”.

Forza del Brand

La forza del brand é la parte della nostra analisi piú direttamente e facilmente influenzata dai responsabili marketing e della gestione del brand. Al fine di determinare la forza di un brand abbiamo sviluppato la Brand strength index (BSI). Analizziamo investimenti marketing, brand equity (il favore che godete presso la clientela, lo staff e gli altri stakeholder) e in fine l’impatto di queste sulla performance del business.

Seguendo questa analisi, ad ogni brand viene assegnato un punteggio BSI in scala 1 a 100, che viene poi applicato al calcolo del brand value. Basandoci sul punteggio, ogni brand verrà classificato secondo un indice che và da AAA+ a D. AAA+ sono i brand eccezionalmente forti e ben gestiti, mentre ad un brand cagionevole verrà assegnata una D.

Approccio alla Valutazione del Brand

Brand finance calcola i valori dei marchi nelle sue league table usando l’approccio della “Royalty relief”.

Questo approccio include una stima delle vendite future attribuibili al marchio e il calcolo del tasso di royalty che andrebbe addebitato per l’uso del marchio stesso, e.g. quanto il proprietario sarebbe disposto a pagare per l’uso del brand, assumendo che non ne fosse il proprietario.

In questo processo gli step sono:

1 Calcolare la forza del brand su una scala da 1 a 100 basandosi su un numero di attributi come connessioni emozionali, performance finanziarie e sostenibilita, tra altri.

2 Determinare l’intervallo del tasso di royalty applicabile per il settore cui il brand appartiene. Questo viene stabilito revisionando accordi di licenziamento comparabili estratti dall’esteso database di brand finance riguardante i contratti di licenza e consultando altri database online.

3 Calcolare il tasso di royalty. Il punteggio di forza del brand viene applicato all’intervallo del tasso di royalty stabilito per giungere alla definizione di un adeguato tasso di royalty. Per esempio, se l’intervallo del tasso di royalty in un settore e 1-5% e un brand ha un punteggio di forza di 80 su 100, allora il tasso di royalty appropriato per l’uso del brand nel dato settore sara 4.2%

4 Determinare il fatturato specifico relativo al brand stimando quale porzione di fatturato dell’azienda é attribuibile al brand.

5 Determinare le previsioni di fatturato relative al brand usando una funzione di fatturati storici, previsioni di analisti finanziari e tassi di crescita economica.

6 Applicare il tasso di royalty alle previsioni di fatturato per derivare il fatturato attribuibile al brand.

7 Il fatturato attribuibile al brand viene attualizzato al netto delle tasse: si ottiene cosi un valore attuale netto che equivale al valore del brand.

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Penny Erricker
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Brand Finance

About Brand Finance

Brand Finance is the world’s leading brand valuation consultancy. Bridging the gap between marketing and finance for more than 25 years, Brand Finance evaluates the strength of brands and quantifies their financial value to help organizations of all kinds make strategic decisions.

Headquartered in London, Brand Finance has offices in over 20 countries, offering services on all continents. Every year, Brand Finance conducts more than 5,000 brand valuations, supported by original market research, and publishes over 100 reports which rank brands across all sectors and countries.

Brand Finance also operates the Global Brand Equity Monitor, conducting original market research annually on over 5,000 brands, surveying more than 150,000 respondents across 38 countries and 31 industry sectors. Combining perceptual data from the Global Brand Equity Monitor with data from its valuation database enables Brand Finance to arm brand leaders with the data and analytics they need to enhance brand and business value.

Brand Finance is a regulated accountancy firm, leading the standardization of the brand valuation industry. Brand Finance was the first to be certified by independent auditors as compliant with both ISO 10668 and ISO 20671 and has received the official endorsement of the Marketing Accountability Standards Board (MASB) in the United States.

Definition of Brand

Brand is defined as a marketing-related intangible asset including, but not limited to, names, terms, signs, symbols, logos, and designs, intended to identify goods, services, or entities, creating distinctive images and associations in the minds of stakeholders, thereby generating economic benefits.

Brand Strength

Brand strength is the efficacy of a brand’s performance on intangible measures relative to its competitors. Brand Finance evaluates brand strength in a process compliant with ISO 20671, looking at Marketing Investment, Stakeholder Equity, and the impact of those on Business Performance. The data used is derived from Brand Finance’s proprietary market research programme and from publicly available sources.

Each brand is assigned a Brand Strength Index (BSI) score out of 100, which feeds into the brand value calculation. Based on the score, each brand is assigned a corresponding Brand Rating up to AAA+ in a format similar to a credit rating.

Brand Valuation Approach

Brand Finance calculates the values of brands in its rankings using the Royalty Relief approach – a brand valuation method compliant with the industry standards set in ISO 10668. It involves estimating the likely future revenues that are attributable to a brand by calculating a royalty rate that would be charged for its use, to arrive at a ‘brand value’ understood as a net economic benefit that a brand owner would achieve by licensing the brand in the open market.

The steps in this process are as follows:

1 Calculate brand strength using a balanced scorecard of metrics assessing Marketing Investment, Stakeholder Equity, and Business Performance. Brand strength is expressed as a Brand Strength Index (BSI) score on a scale of 0 to 100.

2 Determine royalty range for each industry, reflecting the importance of brand to purchasing decisions. In luxury, the maximum percentage is high, while in extractive industry, where goods are often commoditised, it is lower. This is done by reviewing comparable licensing agreements sourced from Brand Finance’s extensive database.

3 Calculate royalty rate. The BSI score is applied to the royalty range to arrive at a royalty rate. For example, if the royalty range in a sector is 0-5% and a brand has a BSI score of 80 out of 100, then an appropriate royalty rate for the use of this brand in the given sector will be 4%.

4 Determine brand-specific revenues by estimating a proportion of parent company revenues attributable to a brand.

5 Determine forecast revenues using a function of historic revenues, equity analyst forecasts, and economic growth rates.

6 Apply the royalty rate to the forecast revenues to derive brand revenues.

7 Discount post-tax brand revenues to a net present value which equals the brand value.

Disclaimer

Brand Finance has produced this study with an independent and unbiased analysis. The values derived and opinions presented in this study are based on publicly available information and certain assumptions that Brand Finance used where such data was deficient or unclear. Brand Finance accepts no responsibility and will not be liable in the event that the publicly available information relied upon is subsequently found to be inaccurate. The opinions and financial analysis expressed in the study are not to be construed as providing investment or business advice. Brand Finance does not intend the study to be relied upon for any reason and excludes all liability to any body, government, or organisation.

The data presented in this study form part of Brand Finance's proprietary database, are provided for the benefit of the media, and are not to be used in part or in full for any commercial or technical purpose without written permission from Brand Finance.

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